SIENA: 3 COSE DA NON PERDERE IN MEZZA GIORNATA

SIENA: 3 COSE DA NON PERDERE IN MEZZA GIORNATA

Siena Toscana

Visitare i musei più importanti e i luoghi più significativi di Siena in sola mezza giornata è impresa possibile con una buona organizzazione. 

Tre sono le cose da non perdere: Palazzo Salimbeni, Piazza del Campo e il Duomo.

Palazzo Salimbeni, sede del Monte dei Paschi di Siena

Palazzo Salimbeni è certo uno dei luoghi-simbolo della città senese. Sede storica dell’istituto di credito del Monte dei Paschi, è situato nel centro della città nell’omonima piazza. 

La stessa piazza Salimbeni presenta la statua di Sallustio Bandini al centro e i Palazzi Tantucci e Spannocchi ai lati. 

Tipica costruzione d’epoca rinascimentale con facciata a mo’ di fortezza e archi ogivali di reminiscenza gotica, Palazzo Salimeni custodisce alcune bellezze ed opere d’arte tra le più importanti al mondo.

Tra le opere degne di menzione ricordiamo la Madonna della Misericordia di Benvenuto di Giovanni, la Salomè e la Santa Lucia del Beccafumi, la Crocifissione di Pietro Lorenzetti o la Pietà di Arcangelo Salimbeni.

Piazza del Campo, teatro del Palio di Siena

E’ la Piazza più famosa di Siena ed anche una delle più note del mondo: da secoli è teatro del Palio senese, due volte l’anno. 

La sua forma a conchiglia ne fa una delle piazze più originali dal punto di vista architettonico, impreziosita dall’imponente Palazzo Comunale che la sovrasta. 

Questo è il primo motivo di attrazione di questo luogo tipico di Siena. 

Si tratta del palazzo eretto dal Comune tra il 1298 e il 1310, costruito tutto in mattone e marmo.

Al suo interno si può ammirare il Museo Civico, apprezzabile per la presenza di alcuni affreschi di grande valore: 

il Ciclo del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti (esposto nella sala dei Nove) oppure la Maestà e il Guidoriccio da Fogliano, entrambe opera di Simone Martini nella sala del Mappamondo.

Tra la sale più importanti, ricordiamo la Sala del Risorgimento, che ospita un ciclo pittorico dedicato a Vittorio Emanuele II dopo la sua scomparsa; ed anche la Sala del Concistoro, sin dall’epoca remota adibita alle riunioni del Governo della Repubblica. 

Questa sala può vantare uno dei capolavori del manierismo italiano, il Ciclo delle Virtù pubbliche affrescato da Domenico Beccafumi tra il 1529 e il 1535. 

In epoca medievale, lo spazio che ospita Piazza del Campo veniva usato per mercati e fiere, e nella prima metà del trecento la piazza assunse la sua attuale conformazione.

Altra bellezza architettonica che si affaccia su Piazza del Campo è la Torre del Mangia, anch’essa di epoca trecentesca e così nominata dal soprannome del suo custode Giovanni di Duccio, che era noto per scialacquare i suoi guadagni a tavola. 

Con i suoi 102 metri di altezza la torre è tra le più alte in Italia, seconda solamente al Torrazzo di Cremona. 

Nella parte terminale della torre è collocato il cosiddetto ‘campanone’ o ‘sunto’ per via della sua dedica alla Madonna dell’Assunta. 

Degna di menzione anche la Cappella, decorata a cura di Taddeo di Bartolo, con gli affreschi raffiguranti cinque storie Mariane.

Il Duomo di Siena e il suo magnifico pavimento

Per finire eccoci alla scoperta del Duomo di Siena. La Cattedrale (edificata con delibera del Gran Consiglio della Campana dal 1339 e poi passata attraverso un lungo processo di costruzione, demolizione parziale e ricostruzione) è un’opera che attira ogni anno più di un milione di visitatori da tutto il mondo.

Un’opera monumentale, in stile romanico-gotico, è il migliore esempio di architettura senese, completamente costruito in marmo bianco e nero, secondo la più tipica dicromia dell’arte toscana. 

Il Duomo conserva al suo interno una serie di capolavori di valore inestimabile, a partire dal magnifico pavimento, completamente eseguito dagli artisti combinando le tecniche del graffito e del commesso marmoreo.

Opere di scultori come Nicola Pisano (autore del pulpito), Michelangelo (che ha scolpito San Pietro ed anche San Pio, San Paolo e Sant’Agostino per l’Altare Piccolomini), Donatello (esecutore della statua del Battista), Bernini (le sue opere si trovano all’interno della Cappella , del Voto), ma anche Francesco di Giorgio Martini, Domenico Beccafumi, Antonio Raggi, Pietro Balestra impreziosiscono la Cattedrale senese.

Altro capolavoro riconosciuto è il ciclo di affreschi all’interno della Libreria Piccolomini opera di Pinturicchio e dedicato a Pio II. 

All’interno si snoda un ricchissimo complesso museale, fondato nel 1869 e ricavato nelle prime tra campate del ‘Duomo Nuovo’, la costruzione interrotta dopo la peste del 1348.