MONGOL RALLY: LA CORSA PIU' PAZZA DEL MONDO

MONGOL RALLY: LA CORSA PIU' PAZZA DEL MONDO

Mongol Rally

Il Mongol Rally nasce nel 2004 come una gara molto particolare, non classificabile come una corsa di rally nel senso tradizionale del termine.

L’obiettivo della corsa, organizzata da qualche anno dall’azienda britannica The Adventurists, infatti è quello di fare beneficenza e far vivere ai suoi partecipanti una grande avventura, dove non conta arrivare primi, ma vivere ed interagire con i luoghi attraversati e le popolazioni locali incontrate.

Non è quindi previsto alcun premio per chi taglia per primo il traguardo.

Percorso

Il Mongol Rally parte dall’Europa e giunge fino in Mongolia (in realtà da qualche anno l’arrivo non è più nella capitale mongola Ulan Bator, ma nella vicina località russa di Ulan Ude). Il punto di partenza principale è Londra, ma alcuni team partono anche dall’Italia, dalla Francia e dalla Spagna.

I corridori si riuniscono infine a Praga, da dove comincia la corsa vera e propria: a questo punto infatti i team possono dirigersi verso la Mongolia via Mosca, Kiev oppure optare l’itinerario meridionale, passando per Turchia e Iran.

Il percorso della gara non è quindi univoco ed uguale per tutti, ma “personalizzato dai concorrenti” e può dunque variare dai 13 000 ai 16 000 km, percorribili in 3-4 settimane, in base all’itinerario scelto dai partecipanti.

Date, costi e iscrizioni

La corsa si svolge sempre nei mesi estivi. Il costo di partecipazione è di 1 000 sterline, di cui una metà devoluta ad un’organizzazione no profit indicata dai partecipanti stessi. Le iscrizioni per l’edizione 2016 sono aperte fino al 31 ottobre 2015. Per ulteriori informazioni si rinvia al sito ufficiale del Mongol Rally.

Le regole

Ecco quali sono le pricipali regole a cui devono attenersi i partecipanti della corsa:

- Regola n.1: Il limite massimo di cilindrata è di 1200 cc. per le auto e di 125 cc per le moto. I veicoli utilizzati devono essere piccoli, sporchi e malandati, sia perchè alla fine della gara le auto e le moto vanno all’asta per beneficenza, ma anche per essere in sintonia con lo spirito goliardico dell’avventura proposta.

- Regola n.2: l’organizzazione non fornisce ai “corridori” alcun aiuto (alloggio ed assistenza tecnica, organizzativa o medica) né prima, né durante il viaggio. Per gli organizzatori della gara infatti nulla è più divertente e stimolante degli imprevisti che i “corridori” soon costretti a risolvere da soli o con l’aiuto della persone incontrate lungo il percorso.

- Regola n.3: è vietato l’uso di navigatori satellitari ed è caldamente consigliato di evitare il più possibile le autostrade per giungere a destinazione.

Da soli o accompagnati

E’ possibile effettuare il Mongol Rally sia in solitaria, trasformando la corsa in una ricerca di se stessi a contatto con paesaggi mozzafiato e nuove e diverse culture; oppure decidere di partire con un compagno di viaggio con cui condividere questa incredibile esperienza.

Ritorno a casa

Per tornare in Europa molti dei “corridori” optano per la Transiberiana, ma se siete troppo sfiancati dal lungo rally e volete riscoprire il prima possibile il piacere di una doccia calda e delle lenzuola di casa potete sempre decidere di prendere un volo low cost per il ritorno.