SINDROME DA CLASSE ECONOMICA
Rischi per la salute per chi viaggia nella classe economica degli aerei soprattutto per i viaggi lunghi e quando le distanze tra i sedili sono ridotte.L'allarme viene dagli esperti della Societa' Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanita' pubblica (SItI) che hanno presentato uno studio nel corso della XI Conferenza Nazionale di Sanita' pubblica in corso a Napoli.
Ventisette passeggeri ogni milione hanno una embolia polmonare dopo un volo e cinque su un milione manifestano una trombosi venosa profonda. Ma non ci sono solo le patologie gravi: i lunghi viaggi in sedili stretti possono causare dolori, problemi di circolazione, peggioramento di fenomeni artrosici e artritici, claustrofobia, eventi che possono incidere negativamente sul benessere psico-fisico dei passeggeri.
Da qui il termine ''Sindrome da classe economica'' per indicare tutti questi disturbi.I fattori di rischio principali sono: viaggio maggiore di 6 ore, scarsa disponibilitaà di spazio, obesita', fumo, vene varicose ed eta' avanzata. I principali suggerimenti sono: abbondante idratazione durante il volo, evitare alcolici, muoversi frequentemente, rimuovere le calzature ed eventualmente utilizzare calze a rete.
Per i camici bianchi della Siti e' stupefacente la mancanza di una regolamentazione internazionale per la distanza minima tra i sedili mentre diverse ricerche hanno evidenziato differenze anche notevoli tra i posti di classe economica delle diverse linee aeree. Si passa da 73,7cm di alcune compagnie low-cost a 86,4cm di due compagnie orientali (Thai e Malysia Airlines); l'Alitalia ha una distanza media tra file di sedili di 81,3cm, leggermente superiore ad altri partner europei (Lufthansa ed Air France 78,7cm).
La Siti auspica che gli organismi internazionali per la sicurezza del volo (es EASA) fissino distanze minime tra i sedili in classe economica al fine di ridurre tali rischi e obblighino le compagnie aeree a fornire adeguate ed esplicite informazioni ai passeggeri cosa che oggi avviene raramente.